“In occasione della Sessantaduesima Assemblea Nazionale dell'AIAS che si è tenuta a Torino, città ricca di storia, di bellezze artistiche e architettoniche, sono rimasta piacevolmente stupita dalla facilità con cui Claudia, Alessandro ed io abbiamo potuto muoverci per la città”. A raccontare l'esperienza è Roberta Varesano dell'AIAS di Trieste, che racconta l'esperienza del viaggio nel capoluogo piemontese dello scorso giugno, condivisa anche con la Presidente della Sezione Claudia Marsillio Zacchigna e con il figlio Alessandro.
“Avendo a disposizione del tempo libero abbiamo deciso di andare alla scoperta delle attrazioni turistiche e le sorprese sono state molte. Alessandro è un ragazzo diversamente abile che si muove in carrozzina, grazie alla mamma 'evergreen' che la spinge. La prima meta era la Mole Antonelliana, simbolo di Torino, che ospita il Museo Nazionale del Cinema di Francois Confino, che abbiamo raggiunto agevolmente usando i mezzi pubblici: in Piazza Massaua un ascensore ci ha permesso l’accesso ai binari della Metropolitana per arrivare in Centro. Prima di arrivare a destinazione occorre cambiare il mezzo pubblico; si lascia la metro per prendere il bus con pedana. Qui abbiamo trovato molte persone gentili, simpatiche e disponibili a darci una mano per salire sul mezzo.
Una volta giunte a destinazione, siamo rimaste anche qui piacevolmente colpite dalla disponibilità e cortesia. Per accedere alla terrazza panoramica o al museo basta suonare il campanello e il personale solerte ti apre e ti accompagna. La struttura della Mole, infatti, prevede un accesso facilitato e la presenza di ascensori per disabili, quindi abbiamo potuto visitarla senza limiti permettendoci, 'Un tuffo in immersione totale nel mondo dell’immagine in movimento e della fiction. In un luogo di eccezionale levatura architettonica…'. L’ascensore panoramico, poi, ci ha dato l’occasione di godere di una meravigliosa vista sulla Città e sull’anfiteatro delle Alpi.
La sorpresa più bella per la mamma di Alessandro è stata quando volendo accedere ai servizi igienici per verificare l’assenza di barriere, il personale le ha offerto un posto riservato e un lettino per cambiare il pannolone di suo figlio, come se lo facessero abitudinariamente. Alessandro ha viaggiato sempre molto, anche in aereo, ma questa comodità non l’aveva mai trovata!
La Mole tuttavia non è un caso isolato; numerosi sono i musei, le chiese e le attrazioni da poter visitare e anche solo girovagare per il centro storico è molto piacevole in quanto portici, vie, edifici storici e le grandi piazze sono tutte accessibili.
Il nostro giro turistico è continuato con la visita del Duomo, l’unica chiesa in stile rinascimentale del capoluogo piemontese. Nelle vicinanze abbiamo visitato il Palazzo e il Giardino Reale, Piazza Castello, il Teatro Regio, la Real Chiesa di San Lorenzo e il Palazzo Madama, il Teatro Romano Augusta Taurinorum, oltre ad alcuni tra i caffè storici della città.
Il mio reportage, più che raccontare e valorizzare le bellezze artistiche, sorprendenti, vuole essere la testimonianza anche fotografica della sensibilità e accessibilità di una città aperta, ma soprattutto vuole essere uno stimolo a muoversi e a viaggiare per tutte le persone disabili che temono di trovarsi in difficoltà fuori casa”.